Or ringrazio di un “grazie!” continuo, arcano;
e un “grazie!” mi dice il mio Dio
addirittura, o miei figli.
Anche a voi dice grazie.
Anch’io ripeto quel “grazie”,
o Dio, o figli, o Giovanni. E che grazie.
Non sapevo di simile gioia,
di questa sorpresa di Dio,
la più grande d’ogni altra.
Dillo a tutti: c’è un posto, un “ciascuno” di “Grazie!”
prenotato quassù, riservato, di scambio, con me.
Venite anche voi, dove vivo.
Vi aspetto, vi aspetta la Trinità Santa,
innamorata e bella.
Intuite – è vero? – che piango di gioia dicendovi questo?
E’ l’amore di Cristo – che è sposo –
l’innamorato – fradicio –
e folle che parla:
che dice a tutti: “Venite, mia sposa: ho bisogno di te,
fidanzata d’Amore, per esser felice in eterno…”
E Amen.
2.3.2015 ore 21.45
ad Adriano Scandalitta e Giovanni Pascoli